Waste

  • Il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi introduce misure ambiziose per promuovere l'economia circolare e ridurre l'impatto ambientale degli imballaggi. L'obiettivo principale è diminuire significativamente la quantità complessiva di imballaggi prodotti, con una particolare attenzione alla plastica. Il regolamento prevede divieti per determinati imballaggi monouso in plastica a partire dal 2030, promuove la progettazione di imballaggi più sostenibili e rafforza gli obblighi di riuso e riciclo. Le aziende dovranno adeguare i propri processi produttivi e i propri prodotti ai nuovi requisiti, mentre i consumatori saranno chiamati a svolgere un ruolo più attivo nella gestione dei rifiuti. Il regolamento rappresenta una sfida importante, ma apre anche nuove opportunità per lo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili. Le imprese dovranno investire in ricerca e sviluppo per trovare nuovi materiali e tecnologie che permettano di ridurre l'impatto ambientale degli imballaggi. I consumatori, a loro volta, potranno beneficiare di prodotti più sostenibili e di un ambiente più pulito. In sintesi, il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi è uno strumento fondamentale per la transizione verso un'economia circolare e per la protezione dell'ambiente.

    Per consultare la direttiva:
    https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A01994L0062-20180704
  • Il termine dell'anno in corso ha segnato un periodo di particolare importanza per il settore del riciclo, evidenziato sia dalla progressiva attuazione delle misure delineate nel pacchetto europeo per il 2030 sulla circolarità, sia dal dibattito in corso riguardo alla proposta del nuovo Regolamento sugli imballaggi.

    Parallelamente, l'industria del riciclo italiana ha continuato a registrare una crescita costante, confermandosi come un punto di eccellenza a livello europeo. Nonostante i notevoli progressi raggiunti, è evidente che tali risultati non siano ancora sufficienti per sfruttare appieno le nuove opportunità che si presentano.

    Il passaggio a un'economia più circolare impone al settore del riciclo sfide rilevanti, tra cui la necessità di ridurre il prelievo e il consumo di materiali, ottimizzarne l'utilizzo prolungato, promuoverne il riciclo e favorirne l'impiego ripetuto in sostituzione delle materie prime vergini. Per raggiungere tali obiettivi, diventa essenziale implementare innovazioni tecnologiche nei processi di riciclo e adottare nuove misure che consentano al mercato di riconoscere e valorizzare in modo più ampio i reali vantaggi - ambientali, di autonomia e di sicurezza strategica - derivanti dai materiali generati attraverso il riciclo.

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  • Il progetto INERTEX è cofinanziato dall' AZIONE EX POR FESR 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”, DGR n.  1800 del 15 dicembre 2021. Le attività prevedono uno studio preliminare rivolto alla ideazione e realizzazione di una infrastruttura informatica e di database di sostanze chimiche con la finalità di individuare le compatibilità/incompatibilità tra le stesse.

    Il database che si sta sviluppando contiene un elenco delle sostanze chimiche con caratteristiche di pericolo da utilizzare come inertizzanti e un elenco di tipologie di rifiuto con evidenziate le caratteristiche chimico-fisiche e di pericolo HP.
    Lo studio e l’analisi di metodiche di miscelazione, alla luce delle evoluzioni in campo scientifico e dei relativi progressi tecnici conseguiti nel settore del trattamento chimico-fisico dei rifiuti, permette di arricchire la banca dati con un elenco dei processi di inertizzazione e delle tecnologie di trattamento (con la creazione di un algoritmo di associazione delle sostanze/rifiuti, rappresentato in FIGURA) e un elenco dei rifiuti non recuperabili e/o difficilmente recuperabili (elaborazione di un elenco di rifiuti particolarmente reattivi e conseguentemente difficilmente recuperabili).
    Allo stato dell'arte è stato realizzato un workflow principale per automatizzare, coordinare e monitorare le operazioni in modo efficiente, riducendo l'intervento umano e migliorando la consistenza dei processi. In particolare, il lavoro ha approfondito la:

    - definizione di processi che riguardano una ampia casistica;
    - sequenza di passaggi, ordine dei passaggi o delle attività che devono essere eseguite;
    - automazione di alcune o tutte le attività.
    - informazione degli utenti delle attività da completare o delle decisioni da prendere.
  • WEEE

    WEEE (Waste from Electrical and Electronic Equipment) or WEEE (Waste Electric and Electronic Equipment) are waste equipment, electronic products at the end of life or in any case no longer used by consumers. This category includes PCs, displays, telephones, integrated circuits, etc.The production of WEEE is associated with technological innovation and the growth of demand in the electronic sector. The decrease in the life time of the equipment, combined with inadequate awareness on the part of consumers, play a fundamental role in increasing the production of WEEE. The problem is particularly acute in developing countries, as the amount of WEEE produced is positively correlated with economic development. Expect rapid growth in WEEE production in these countries over the coming decades.
    In light of this, new solutions are needed to manage this quantity of waste which can lead to various environmental hazards due to their incorrect disposal. In addition, the construction of electrical and electronic equipment consumes significant amounts of precious metals that are extracted in countries of Africa, Asia and South America from people who often work under exploitative conditions.

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