Ancora un rinvio per la plastic tax
La nuova proroga trova conferma nel decreto Sostegni bis, dato il perdurare del clima di incertezza e di crisi economica dovuti al prolungarsi della pandemia, con la tassa che andrebbe a colpire in gran parte il settore agroalimentare, già duramento messo alla prova. Ora, a meno di nuove proroghe o, come auspicato da alcuni degli attori coinvolti dalle novità, la cancellazione, la tassa entrerà in vigore il primo gennaio 2022.
Trapela soddisfazione da Ivano Vacondi, presidente di Federalimentare: “La plastica tax, in questo momento storico, avrebbe colpito ancora di più le nostre aziende; bene questo rinvio, ma” continua Vacondi “dovrebbe essere abolita del tutto”.
Soddisfatto anche Ettore Prandini, presidente Coldiretti: “La plastic tax colpisce due terzi della spesa in tavola in cibi e bevande e rischia di penalizzare l’intera filiera”. Nel settore alimentare, infatti, si concentra il 76% degli imballaggi in plastica; come precisa, infatti, Coldiretti, è concreto il rischio che i costi vadano a cadere sugli anelli più deboli della catena: gli agricoltori da una parte, i consumatori dall’altra.
Anche Filiera Italia, attraverso Luigi Scordamaglia, consigliere delegato della fondazione, esprime la propria soddisfazione per questo rinvio, sottolineando come il costo aggiuntivo sarebbe andato a “gravare sulle famiglie in un momento così pesante”. Secondo Scordamaglia la riduzione dell’uso di plastica deve passare dal “mettere in atto pratiche virtuose come hanno fatto le nostre aziende, non colpendo indiscriminatamente un settore”.
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