Biodiesel: dalle batterie e dagli oli esausti un nuovo processo di produzione
Il team di scienziati, guidati da Gilberto Maia de Brito, è riuscito a dimostrare un nuovo approccio per la sintesi di carburante dagli oli di cottura esausti. Il principio su cui si basa il lavoro è quello di utilizzare una fonte innovativa di catalizzatori, idrossidi di litio-sodio litio-potassio contenuti, appunto, nelle batterie al litio, per produrre, in combinazione con gli oli, biodiesel.
Il lavoro ha previsto la raccolta di vari campioni di oli esausti di provenienza residenziale e commerciale, allo scopo di utilizzarli come materia prima, senza sottoporli ad alcun trattamento. Tramite un processo di transesterificazione, tecnica che permette di ottenere carburante a temperatura ambiente, si è arrivati a ottenere il biocarburante. Per facilitare e velocizzare la reazione si sono utilizzati gli idrossidi metallici contenuti all'interno delle batterie al litio.
Quando in questa reazione di transesterificazione vengono aggiunti idrossidi metallici, il risultato è la divisione dell'olio da cucina in due diversi componenti: il biodiesel e il glicerolo, che può essere utilizzato per diversi scopi.
Dopo vari tentativi i risultati, per stessa ammissione del team, sono stati sorprendenti. La resa di produzione di biodiesel, con le giuste proporzioni del catalizzatore, è stata pari al 90%, con un ottimo grado di purezza.
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