Idrogeno verde da energia solare: il nuovo brevetto di ENEA
Come spiega Silvano Tosti, responsabile del laboratorio Tecnologie nucleari dell'ENEA, l'idea da cui si parte è la scissione della molecola d'acqua nelle sue due componenti, idrogeno e ossigeno, attraverso la decomposizione termica. Processo che, però, richiede temperature elevatissime, tra i 3.000°C e i 4.000°C. Il lavoro dei ricercatori ha portato alla realizzazione di una camera di reazione con al suo interno due membrane, una in tantalio per separare l'idrogeno, una in ceramica per l'ossigeno. In questo modo le temperature per la scissione dell'acqua risultano significativamente abbassate, fino a 1.900°C.
Una temperatura ancora molto elevata; da qui nasce una seconda proposta: l'unione di questi reattori a membrana con impianti solari a concentrazione, in grado di raggiungere temperature più elevate rispetto ai normali impianti solari.
Nel futuro si conta di utilizzare in maniera diretta l'energia solare per la produzione di idrogeno e ossigeno. Come afferma Tosti, il fotovoltaico trasforma circa il 20% dell'energia solare in energia elettrica e, con gli elettrolizzatori, si ha una conversione di energia elettrica in idrogeno con una efficienza vicina al 50%. Combinando i due sistemi la resa di produzione di idrogeno da energia solare sarebbe pari al 10% mentre con il nuovo brevetto di arriverebbe al 20%. Con l'ulteriore vantaggio di costi di investimento notevolmente più contenuti.
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