Nel marzo del 2020 la Commissione Europea ha trasmesso una COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI dal titolo
"Un nuovo piano d'azione per l'economia circolare. Per un'Europa più pulita e più competitiva".
Il piano d'azione per l'economia circolare stabilisce un programma orientato al futuro per costruire un'Europa più pulita e competitiva in co-creazione con gli operatori economici, i consumatori, i cittadini e le organizzazioni della società civile. Mira ad accelerare il profondo cambiamento richiesto dal Green Deal europeo, sulla base delle azioni in materia di economia circolare attuate dal sin dal 2015. Questo piano provvederà alla razionalizzazione del quadro normativo rendendolo adatto ad un futuro sostenibile, garantendo l'ottimizzazione delle nuove opportunità derivanti dalla transizione e riducendo al minimo gli oneri per le persone e le imprese.
Il piano presenta una serie di iniziative collegate tra loro destinate a istituire un quadro strategico per i prodotti solido e coerente in cui i prodotti, i servizi e i modelli imprenditoriali sostenibili costituiranno la norma e a trasformare i modelli di consumo in modo da evitare innanzitutto la produzione di rifiuti. Questo quadro strategico per i prodotti sarà attuato progressivamente, ponendo l'accento sulle catene di valore dei prodotti chiave. Saranno predisposte ulteriori misure per ridurre i rifiuti e garantire il buon funzionamento del mercato interno dell'UE per le materie prime secondarie di alta qualità. Sarà rafforzata anche la capacità dell'UE di assumersi la responsabilità dei rifiuti che produce.
L'Europa non riuscirà a conseguire cambiamenti radicali agendo da sola. L'UE continuerà a svolgere un ruolo guida verso un'economia circolare a livello mondiale e ad utilizzare la sua influenza, le sue competenze e le sue risorse finanziarie per attuare gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030. Il presente piano mira inoltre a garantire che l'economia circolare vada a beneficio delle persone, delle regioni e delle città, contribuisca pienamente alla neutralità climatica e sfrutti appieno i
l potenziale della ricerca, dell'innovazione e della digitalizzazione. Prevede l'ulteriore messa a punto di un quadro di monitoraggio adeguato che contribuisca a misurare il benessere al di là del PIL.
La transizione all'economia circolare sarà sistemica, profonda e trasformativa, dentro e fuori dai confini dell'UE. Le sue conseguenze, a volte, saranno destabilizzanti ed è per questo che deve essere una transizione giusta. Saranno necessari un allineamento e una cooperazione tra tutti i portatori di interessi a tutti i livelli — unionale, nazionale, regionale e locale, e internazionale.
La Commissione invita pertanto le istituzioni e gli organi dell'UE ad approvare il piano d'azione e a contribuire attivamente alla sua attuazione e incoraggia gli Stati membri ad adottare o aggiornare le rispettive strategie, piani e misure nazionali in materia di economia circolare alla luce degli ambiziosi obiettivi ivi delineati. La Commissione raccomanderà inoltre l'inclusione dell'economia circolare tra i temi di discussione sul futuro dell'Europa e come tema periodico dei dialoghi con i cittadini.
In piano si articola sui seguenti punti
- INTRODUZIONE
- UN QUADRO STRATEGICO IN MATERIA DI PRODOTTI SOSTENIBILI
2.1. Progettazione di prodotti sostenibili
2.2. Dare ai consumatori e agli acquirenti pubblici la possibilità di operare scelte informate
2.3. Circolarità dei processi produttivi
- PRINCIPALI CATENE DI VALORE DEI PRODOTTI
3.1. Elettronica e TIC
3.2. Batterie e veicoli
3.3. Imballaggi
3.4. Plastica
3.5. Prodotti tessili
3.6. Costruzione e edilizia
3.7. Prodotti alimentari, acque e nutrienti
- MENO RIFIUTI, PIÙ VALORE
4.1. Una politica rafforzata in materia di rifiuti a sostegno della circolarità e della prevenzione dei rifiut
4.2. Migliorare la circolarità in un ambiente privo di sostanze tossiche
4.3. Creazione di un mercato dell'Unione efficiente per le materie prime secondarie
4.4. Gestione delle esportazioni di rifiuti dall'UE
- METTERE LA CIRCOLARITÀ AL SERVIZIO DELLE PERSONE, DELLE REGIONI E DELLE CITT
- AZIONI TRASVERSALI
6.1. La circolarità come presupposto per la neutralità climatica
6.2. Una giusta impostazione economica
6.3. Promuovere la transizione attraverso ricerca, innovazione e digitalizzazione
- GUIDARE GLI SFORZI A LIVELLO MONDIAL
- MONITORARE I PROGRESSI
- CONCLUSIONI