In questa pagina sono pubblicati articoli di divulgazione scientifica relativi a tematiche di attualità nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità. L’obiettivo è trasferire nozioni e ricerche accademiche in forma accessibile e di facile comprensione ad un ampio pubblico.

Gli autori sono ricercatori che operano all’interno di università o imprese e che sono coinvolti direttamente in studi o progetti di ricerca e sviluppo.

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È quanto afferma la Ellen MacArthur Foundation. Con la campagna CircularDesignNow della Fondazione, è stato esplorato il modo in cui il design circolare viene applicato in diverse aree: dalla moda alla plastica, dalla progettazione delle città e del cibo ad altro. Per il lancio della campagna Simon Widmer, Design Network e Creative Lead della Fondazione, ha approfondito il ruolo che il design può giocare nella transizione circolare. Di seguito la sua analisi.Ci sono molti modi di definire il design. La Montreal Design Declaration lo definisce come "l'applicazione dell'intento: il processo attraverso il quale creiamo gli ambienti materiali, spaziali, visivi ed esperenziali". Ma il design non riguarda solo l'estetica: come riassume Nesta, agenzia del Regno Unito per l'Innovazione e il bene...

Arriva dall'ateneo italiano e dall'università del Massachusetts la ricerca. Il polietilene, considerato un materiale utile quasi esclusivamente per imballaggi e sacchetti in plastica, è sempre stato scartato dal settore tessile in quanto, per le sue caratteristiche, non assorbe e non lascia evaporare l'acqua. Ora però, con il metodo studiato dal team di ricerca internazionale, è stato trovato il modo di rendere traspirante il materiale.Lo studio pubblicato su Nature Sustainability, dal titolo "Sustainable polyethylene fabrics with engineered moisture transport for passive cooling", che vede Matteo Alberghini del Politecnico di Torino e Svetlana Boriskina del MIT come coordinatori, è arrivato a dimostrare che è possibile produrre fibre e filati in polietilene in grado di eliminare...

La mobilità elettrica porta vantaggi dal punto di vista ecologico. I problemi possono sorgere quando le batterie per le auto elettriche giungono alla fine del loro ciclo di vita. A questo va anche aggiunto che la richiesta crescente, data la richiesta di mercato che va a rafforzarsi, richiede un apporto di materia prima, importata, sempre maggiore.Per questo motivo Renault e Solvay, aziende leader operanti nel settore dell'auto e della chimica, insieme a Veolia, leader in Francia nel campo della gestione ottimizzata delle risorse, hanno dato vita a una partnership per creare in Europa un sistema circolare per il recupero e il riutilizzo dei metalli contenuti nelle batterie elettriche.Le tre aziende possono vantare una grande esperienza a livello ambientale nei rispettivi settori. Ogni...

L'ENEA, l'agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, punta a realizzare il primo polo italiano per lo sviluppo della filiera dell'idrogeno. Il progetto nasce con l'investimento da 14 milioni di euro dei fondi "Mission Innovation", e vede come partner università, istituti di ricerca, associazioni e imprese, con l'intento di favorire la decarbonizzazione e la transizione energetica.La piattaforma ha lo scopo di "accelerare ricerca e innovazione e mettere a disposizione dell'industria infrastrutture hi-tech per arrivare a colmare il gap fra scala di laboratorio e industriale" come spiega Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell'ENEA e rappresentante ENEA nella European Clean Hydrogen...

Da marzo i consumatori europei hanno un'arma in più per combattere l'obsolescenza programmata. Con il regolamento 2021/341 dell'Unione Europea viene introdotto il diritto alla riparabilità: un modo per tutelare i diritti dei consumatori europei e per incentivare l'economia circolare, puntando su elettrodomestici facilmente riparabili e recuperabili.A partire da marzo il suddetto regolamento impone ai produttori di rispettare degli specifici criteri nella progettazione e nella realizzazione dei prodotti. In questo modo si intende rendere possibile la riparazione anche fuori dal circuito ufficiale; in aggiunta a ciò le aziende sono obbligate a rendere disponibili le componenti per la riparazione per un arco di tempo di 7-10 anni dall'ultima immissione sul mercato del modello.Ancora, con...

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